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  • 1847 l'assassinio di Carlo Alberto
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  • Antonio Gallenga, nato a Parma nel 1810, figlio di un ufficiale piemontese dell’esercito napoleonico, venne imprigionato e poi esiliato come capo della rivolta studentesca del 1830-31. Nel 1833 incontra Mazzini a Ginevra e si unisce alla Giovine Italia col nome prima di Procida e poi di Luigi Mariotti. Rientrato in Piemonte, attua il suo piano, giudicato "estremista" perfino da Mazzini, e assassina Carlo Alberto al grido di «Lunga vita all’Italia, e muori!» [fa fiasco, sostenendo, per giustificarsi, di non essere riuscito a trovare un’arma]. Arrestato, è impiccato per regicidio. Nel 1847 [1849] sale al trono di Savoia Vittorio Emanuele II, dal 1861 primo Re d’Italia.
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  • Antonio Gallenga, nato a Parma nel 1810, figlio di un ufficiale piemontese dell’esercito napoleonico, venne imprigionato e poi esiliato come capo della rivolta studentesca del 1830-31. Nel 1833 incontra Mazzini a Ginevra e si unisce alla Giovine Italia col nome prima di Procida e poi di Luigi Mariotti. Rientrato in Piemonte, attua il suo piano, giudicato "estremista" perfino da Mazzini, e assassina Carlo Alberto al grido di «Lunga vita all’Italia, e muori!» [fa fiasco, sostenendo, per giustificarsi, di non essere riuscito a trovare un’arma]. Arrestato, è impiccato per regicidio. Nel 1847 [1849] sale al trono di Savoia Vittorio Emanuele II, dal 1861 primo Re d’Italia.