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  • Ray Penbar
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  • Nato il 16 ottobre del 1976 da padre russo e madre incerta, Ray viene alla luce durante un parto di gruppo in un vicolo di New York, con conseguente scambio di bambini tra le gestanti tramite il tipico metodo del "celo, celo, manca!". Penbar, che già in così tenera età è un uomo qualunque, non viene scelto da nessuna.
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  • Nato il 16 ottobre del 1976 da padre russo e madre incerta, Ray viene alla luce durante un parto di gruppo in un vicolo di New York, con conseguente scambio di bambini tra le gestanti tramite il tipico metodo del "celo, celo, manca!". Penbar, che già in così tenera età è un uomo qualunque, non viene scelto da nessuna. Rimasto solo e abbandonato, Ray è il tipico uomo che non deve chiedere mai, neanche una informazione, e proprio per questo poco dopo si perde per le vie di Manhattan; verrà ritrovato due ore dopo dalla spia russa Aleksandr Val'terovič Litvinenko (che diverrà poi suo padre adottivo) in un bordello gestito da ragazze dell'est europa, visibilmente ubriaco e intento a prepararsi una siringa di prozac. L'infanzia di Ray non passa in modo felice: a soli due anni tenta di togliersi la vita ingoiando una quantità critica di medicinali, che poi si riveleranno solamente caramelle Golia. A tre anni, dopo la comparsa del suo primo dentino, tenta di tagliarsi le vene mordendosi violentemente; solo anni dopo scoprirà che il ciuccio non era parte del suo corpo. Nonostante queste parentesi auto-cannibalistiche, il bambino si dimostra lo stesso un bravo figlio e regala grandi soddisfazioni al padre già in tenera età: a 5 anni, grazie a delle intercettazioni telefoniche, riesce a scoprire dove i bulletti del suo asilo gli avevano nascosto le caramelle; a 13 ottiene un fascicolo top secret con il quale ricatta il preside della sua scuola per costringerlo ad abdicare a favore di Alessandro Magno; a 15 riesce a vincere una partita a Risiko minacciando i suoi avversari di far sapere al mondo cosa stava succedendo in Jacuzia. Ray è anche un bambino molto empatico, e proprio per questo acquisisce dal padre i suoi due più grandi difetti: un talento naturale per la polka e una forte allergia al polonio-210, due cose che segneranno in modo indelebile la vita del povero bambino.