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  • Mostro degli Spaghetti Volante
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  • In principio venne Mosey, figlio di DJ Francesco, istruttore di nuoto idrofobico con velleità da pirata. Costui viveva su una nave Costa Crociere, organizzando scorrerie ai danni dei pescherecci siciliani e tediando i passeggeri cantando da mane a sera la super-hit Je te vurria vasà. I passeggeri, giustamente incazzati, dopo averlo ascoltato per la milionesima volta lo buttarono a mare, confidando nella golosità dei pesci-chihuahua che pullulavano nel Lago di Lugano. Il caso volle che esse creature discendessero da DJ Bobo, acerrimo nemico di DJ Francesco. Ramen.
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  • In principio venne Mosey, figlio di DJ Francesco, istruttore di nuoto idrofobico con velleità da pirata. Costui viveva su una nave Costa Crociere, organizzando scorrerie ai danni dei pescherecci siciliani e tediando i passeggeri cantando da mane a sera la super-hit Je te vurria vasà. I passeggeri, giustamente incazzati, dopo averlo ascoltato per la milionesima volta lo buttarono a mare, confidando nella golosità dei pesci-chihuahua che pullulavano nel Lago di Lugano. Il caso volle che esse creature discendessero da DJ Bobo, acerrimo nemico di DJ Francesco. Fu così che i pesci-chihuahua decisero di portare Mosey in dono al loro avo, a bordo della famigerata trireme Tispiezzoindue. Qui Bobo si faceva vedere col suo vero volto: un malvagio scafista svizzero, noto nel giro come Capitan Uncino. Durante la prigionia Uncino nutrì Mosey con tagliatelle scotte e rape, che causarono a Mosey delle visioni da delirio. Prima vide elefanti, spogliarelliste e nani, poi vide finalmente un'immagine che non avrebbe mai dimenticato: un mostro gigante, fatto di spaghetti, fluttuante sopra il mare stellato. Il Mostro si avvicinò a Mosey e disse: "Non aver paura. Io sono il tuo Dio e tu sei il mio profeta". Mosey però rispose: "Spiacente, sono ateo" e il Mostro adirato lo gonfiò di mazzate. Al che la divinità decise di trovarsi un profeta più appropriato e lo trovò infine in Cicciolina, antica semidea che godeva di grande credibilità presso il popolo. Fu ella infatti - e non Mosey come la propaganda maschilista ha voluto far credere nei secoli - a ricevere dal Mostro delle tavole di pietra già apparecchiate, sulle quali erano incisi i dogmi della fede. Il popolo vide che era cosa buona e giusta, e il pastafarianesimo crebbe e prosperò fino a divenire religione di Stato dappertutto nell'orbe terracqueo. Questo però scatenò le ire dei Mariani, loggia massonica legata da segreti vincoli all'Impero di Roma. Fu così che il generale Gaius Julius Andreottius mosse guerra ai pastafariani fino a sterminarli. L'unico a salvarsi, ironia della sorte, fu il suo figlio illegittimo Gaius Julius Caesar Octavianus Augustus, tessera d'iscrizione alla P2 n.666, convertitosi in gran segreto, nome in codice Ragu. Ragu era un gran bel tomo, afflitto però da incontrollabili attacchi di sputo epilettico che gli rendevano impossibile la convivenza nella famiglia. Alla veneranda età di dieci anni riuscì ad auto-guarirsi spalmandosi in testa sugo, aglio e peperoncino avanzati da una cerimonia segreta dei pastafariani. Ragu, felice, cominciò a seguire i precetti della santa religione, e allo sterminio dei suoi confratelli decise di scappare per diffondere nuovamente nel mondo la buona novella. Alla sua opera si devono le preghiere e i salmi in onore del Mostro, eccone un (as)saggio: Purtroppo Ragu morì d'indigestione proprio nel momento di vergare il nome del Mostro, lasciando la sua profezia incompiuta. Per questo la maggior parte delle sette pastafariane attende il tempo in cui il Mostro ritornerà, sperando che egli sappia quando venire. Un'altra setta, tuttavia, ritiene che egli abbia già comunicato il proprio nome a un profeta, nato nella città di Brno, il cui nome è Ishmali Camuwundra, venerato da taluni come Linguina Eletta. Ma di questo non importa un emerito pene a nessuno. Ramen.