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  • Rivoluzione industriale
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  • L'espressione "rivoluzione industriale" è di origine talmente astrusa da meritare un paragrafo tutto per sè. Come qualsiasi essere vivente che non abbia il cervello di un'echidna potrebbe notare con estrema facilità, la locuzione "rivoluzione industriale" si compone della parola "rivoluzione" unita alla parola "industriale". Inizialmente si pensò che lo sconosciuto pensatore che coniò il termine fosse strafatto di metanfetamine, anche perché rivoluzione e industriale tra loro non ci azzeccavano molto. In seguito, tuttavia, la comunità scientifica si decise a convergere sull'espressione rivoluzione industriale perché la giudicarono adatta a descrivere i cambiamenti in corso e, soprattutto, avevano di meglio da fare che stare i pomeriggi a scervellarsi per trovarle un nome decente.
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  • L'espressione "rivoluzione industriale" è di origine talmente astrusa da meritare un paragrafo tutto per sè. Come qualsiasi essere vivente che non abbia il cervello di un'echidna potrebbe notare con estrema facilità, la locuzione "rivoluzione industriale" si compone della parola "rivoluzione" unita alla parola "industriale". Inizialmente si pensò che lo sconosciuto pensatore che coniò il termine fosse strafatto di metanfetamine, anche perché rivoluzione e industriale tra loro non ci azzeccavano molto. In seguito, tuttavia, la comunità scientifica si decise a convergere sull'espressione rivoluzione industriale perché la giudicarono adatta a descrivere i cambiamenti in corso e, soprattutto, avevano di meglio da fare che stare i pomeriggi a scervellarsi per trovarle un nome decente. Molti economisti dell'inizio dell'800 convenivano già nel chiamare questa improvvisa mutazione del sistema produttivo rivoluzione industriale. Tra di essi meritano sicuramente menzione i coniugi Karl Marx e Friedrich Engels, oltre a John Stuart Mill e Sbirulino. Spicca, in questo elenco, l'assenza del celeberrimo Adam Smith, inventore degli esami di economia politica e del tubetto per contenere la colla vinilica, che prima si appiccicava dappertutto. Interrogato in merito dai solerti inviati del TG1 Economia, Smith dichiarò: "Non ho mai parlato di rivoluzione industriale perché sono morto vent'anni prima che cominciasse", chiudendo, di fatto, ogni diatriba.