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  • Teoria del complotto
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  • In The Matrix, or the two sides of preversion, Slavoj Žižek afferma che una teoria del complotto vada affrontata come la lettura di Giro di vite di Henry James: non accettandola come un fatto (pensando che i fantasmi siano reali) ma neanche pensando esclusivamente a manifestazioni di isteria, singola o collettiva: la nostra percezione della realtà non è immediata, ma avviene attraverso un sistema di convenzioni condivise, attraverso una finzione simbolica.
  • Una teoria, per essere considerata "del complotto", deve spiegare solitamente un fatto in modo che la colpa di un'azione criminale non ricada mai su sé stessi e venga appioppata quasi sempre ai politici, agli alieni o agli americani. Solitamente questo tipo di teoria è particolarmente contorta e contraddittoria, al punto di sconvolgere le leggi della fisica. Inoltre deve coinvolgere così tante persone la cui Corruzione dovrebbe affossare l'economia mondiale in due secondi. La teoria complottista è in generale enunciata da persone con un quoziente intellettivo inferiore alla media e da un quoziente di portafoglio inferiore al grado di povertà di un barbone del Senegal. Nonostante l'onnipotenza e la grandezza di tale macchinazione, i cospiratori si devono lasciare dietro miliardi di prove ri
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  • Una teoria, per essere considerata "del complotto", deve spiegare solitamente un fatto in modo che la colpa di un'azione criminale non ricada mai su sé stessi e venga appioppata quasi sempre ai politici, agli alieni o agli americani. Solitamente questo tipo di teoria è particolarmente contorta e contraddittoria, al punto di sconvolgere le leggi della fisica. Inoltre deve coinvolgere così tante persone la cui Corruzione dovrebbe affossare l'economia mondiale in due secondi. La teoria complottista è in generale enunciata da persone con un quoziente intellettivo inferiore alla media e da un quoziente di portafoglio inferiore al grado di povertà di un barbone del Senegal. Nonostante l'onnipotenza e la grandezza di tale macchinazione, i cospiratori si devono lasciare dietro miliardi di prove ridicolmente sfacciate, immense e contraddittorie tra loro tanto da far nascere milioni di varie teorie complottiste grazie a qualche niubbo pirla segaiolo che facendo qualche "ricerca" su internet diventa molto più affidabile dei migliaia di esperti che sarebbero asserviti al governo oscuro. I grandi cospiratori che tramano nell'ombra sono alla base di tutte le grandi controversie storiche, dalla Guerra di Troia (troia sarebbe stata in realtà vergine), la Battaglia delle Termopili (come cazzo avrebbero fatto sennò 300 spartani a vincere contro 10.000 persiani???) sino ai quiz televisivi italiani, dove chi vince il montepremi è in realtà il più deficiente. Vengono annoverati fra i grandi cospiratori la C.H.I.E.S.A, gli U.S.A, la massoneria, la Mano Nera, la Mano Morta, Giuseppe Mazzini, lo zeitgeist, i filomati, i transumanisti, Pippo Baudo e l'Esercito della Salvezza. Ma non la mafia.
  • In The Matrix, or the two sides of preversion, Slavoj Žižek afferma che una teoria del complotto vada affrontata come la lettura di Giro di vite di Henry James: non accettandola come un fatto (pensando che i fantasmi siano reali) ma neanche pensando esclusivamente a manifestazioni di isteria, singola o collettiva: la nostra percezione della realtà non è immediata, ma avviene attraverso un sistema di convenzioni condivise, attraverso una finzione simbolica.