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  • Sconfinamento della prima guerra civile italiana nello Stato Pontificio
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  • Lo sconfinamento della prima guerra civile italiana nello Stato Pontificio furono una serie di operazioni militari svolte principalmente dalle truppe francesi d'istanza nello stato romano contro ribelli legittimisti che trovavano rifugio oltre il confine papalino. Le operazioni non videro coinvolti solo militari francesi e ribelli dell'ex-reame napoletano, ma anche scontri occasionali fra truppe regie italiane e truppe papaline. Ma anche più raramente operazioni di arresto o di repressione da parte della gendarmeria papalina nei confronti di ribelli giunti da oltreconfine. Vi furono parecchi eventi legati a questi sconfinamenti, molti dei quali causarono una serie di crisi diplomatiche, basti pensare alla fuga del generalissimo Crocco presso lo Stato Pontificio il quale fu poi portato a Pa
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Luogo
  • Stato Pontificio, principalmente sui territori limitrofi ai confini con l'ex-regno napoletano
Casus
  • Ostilità dello Stato Pontificio nei confronti del regno d'Italia
Effettivi
  • 2500
Esito
  • Lo Stato Pontificio inizia seriamente a combattere i ribelli anti-sabaudi e da inizio al conflitto del Lazio
Parte di
  • Prima guerra civile italiana
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Title
  • Sconfinamenti nello Stato Pontificio
Data
  • 1861
Schieramento
  • *Fanteria *Marina
  • Legittimisti *Esercito Napoletano *Battaglione "Pace-Guerra" *Compagnia "Fuoco" --------------------------------------- Regno d'Italia *Regio Esercito
  • Stato Pontificio *Esercito *Marina *Gendarmeria Francia
Comandanti
  • Rafael Tristany Luigi Chiavone Domenico Fuoco Francesco Guerra Giuseppe Pace Riccardo Zimmermann -----------------------------------------
abstract
  • Lo sconfinamento della prima guerra civile italiana nello Stato Pontificio furono una serie di operazioni militari svolte principalmente dalle truppe francesi d'istanza nello stato romano contro ribelli legittimisti che trovavano rifugio oltre il confine papalino. Le operazioni non videro coinvolti solo militari francesi e ribelli dell'ex-reame napoletano, ma anche scontri occasionali fra truppe regie italiane e truppe papaline. Ma anche più raramente operazioni di arresto o di repressione da parte della gendarmeria papalina nei confronti di ribelli giunti da oltreconfine. Vi furono parecchi eventi legati a questi sconfinamenti, molti dei quali causarono una serie di crisi diplomatiche, basti pensare alla fuga del generalissimo Crocco presso lo Stato Pontificio il quale fu poi portato a Parigi, la causa di questa serie di sconfinamenti è dovuta a differenti ragioni ovvero: l'ostilità che lo Stato Pontificio aveva nei confronti del nascente Regno d'Italia, infatti segretamente supportava e dava rifugio a tutti coloro che fossero disposti a combattere i "regi". Non dimentichiamo anche la presenza del governo napoletano in esilio che dimorava presso il Quirinale, queste ostilità produssero una serie di eventi, vi furono molti scontri fra truppe dei due stati presso i confini, per non parlare dei vari tentativi garibaldini di estinguere il dominio papale. Altre ragioni furono le truppe francesi presenti a Roma, inviate da Napoleone III per difendere il potere temporale ecclesiastico, anche i francesi segretamente sostenevano i ribelli anti-savoia poichè temevano un'Italia troppo grande e competitiva, ma è anche vero che furono coloro che combatterono più attivamente i ribelli giunti nei territori papalini. Per ultimo la causa principale di questi sconfinamenti fu il fatto che i ribelli settentrionali avevano come base proprio lo Stato Pontificio, mentre i ribelli meridionali avevano costituito quartier generali presso enormi boschi o in qualche casa di signori, al nord i ribelli, meno potenti fuggivano spesso negli stati ecclesiastici, furono protagonisti di piccole azioni ed il loro modus operandi era un vero e proprio mordi (nello stato italiano) e fuggi (nello stato papalino), non a caso il fronte in cui operarono i ribelli settentrionali è noto come teatro al confine pontificio.