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  • Squadriglia Nova
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  • La Squadriglia Nova era un élite di piloti dell'Accademia della Flotta Stellare. Ogni cadetto volava su una nave stellare monoposto con cui eseguivano varie acrobazie e manovre per dimostrare la loro abilità nel volo. Nel 2368, la formazione della Squadriglia Nova era costituita dal cadetto di prima classe Nicholas Locarno, il cadetto di seconda classe Jean Hajar, il cadetto di seconda classe Sito Jaxa, il cadetto di terza classe Wesley Crusher e il cadetto Joshua Albert. La squadra vinse la Coppa Rigel.
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  • La Squadriglia Nova era un élite di piloti dell'Accademia della Flotta Stellare. Ogni cadetto volava su una nave stellare monoposto con cui eseguivano varie acrobazie e manovre per dimostrare la loro abilità nel volo. Nel 2368, la formazione della Squadriglia Nova era costituita dal cadetto di prima classe Nicholas Locarno, il cadetto di seconda classe Jean Hajar, il cadetto di seconda classe Sito Jaxa, il cadetto di terza classe Wesley Crusher e il cadetto Joshua Albert. La squadra vinse la Coppa Rigel. Poco prima dell'inizio dell'anno, alla data stellare 45703, la Squadriglia Nova fu coinvolta in una collisione accidentale mentre provava le manovre per la cerimonia del conferimento delle lauree presso il Campo di volo dell'Accademia in prossimità delle lune di Saturno. Il cadetto Joshua Albert perse la vita nello scontro, mentre gli altri membri della squadra riuscirono ad attivare il loro teletrasporto di emergenza per mettersi in salvo dalle loro navi danneggiate. Dopo le indagini, è stato appurato che la Squadriglia Nova stava tentando di eseguire un Kolvoord Starburst non autorizzato, una manovra vietata da lungo tempo dall'Accademia a causa di un incidente simile in cui tutti e cinque il cadetti implicati persero la vita. A seguito dell'inchiesta e della scoperta di un intesa fra i superstiti per coprire il mancato rispetto del divieto, la commissione espulse Locarno e biasimando con una nota di demerito per i rimanenti cadetti, annullò tutti i loro crediti di quell'anno. (TNG: "Il primo dovere")